21 maggio 2009

10 giugno 1924-2004: Giacomo Matteotti. Libertà, sempre!


Lo scorso anno il Consigliere comunale Ezio Sestini si era fatto promotore del ricordo di Giacomo Matteotti, organizzando - nel giorno anniversario della sua uccisione, il 10 giugno - una delegazione che rendesse omaggio alla lapide che lo ricorda nel Cimitero urbano. Particolarmente significativa fu la partecipazione del Sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio. Ora, questa iniziativa è stata raccolta dal nostro Circolo (come noto Ezio Sestini è nostro Socio e Consigliere, ed è stato fra i promotori della nostra associazione) che da quest’anno si assume l’onere di organizzare non solo il ricordo “formale” di questo martire della libertà, ma - non appena possibile - anche tutta una serie di iniziative affinché quell’ideale di libertà che aveva animato l’opera del parlamentare socialista non vada perduto, anzi sia studiato, approfondito ed attualizzato. Quest’anno ricorre un doppio anniversario: l’85° della sua morte (1924-2009); ed il 60° (1949-2009) dell’inaugurazione da parte dell’allora Sindaco Nicola Basile di tale lapide che, come si legge nell’epigrafe, ricorda come in quel luogo durante la dittatura fascista, ogni anno nel Giorno dei Morti (il 2 novembre), “compariva” la fotografia di Matteotti contornata di fiori. Il prossimo mercoledì 10 giugno nell’anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il nostro Circolo ripropone l’iniziativa che per decenni è stata un appuntamento annuale immancabile: rendere omaggio a questa memoria di libertà che unisce tutto il popolo alessandrino; ed INVITA TUTTI al Cimitero urbano alle ore 17 per dedicare un ricordo e rinnovare - anche con un piccolo gesto - l’impegno per la libertà.
Significativamente, il Circolo ha voluto cominciare la propria attività sociale con questa iniziativa: è il ritorno alla sorgente, è l'affermazione della nostra identità che - peraltro - è già proclamata nell'art. 1 del Statuto laddove si legge testualmente: "La Costituzione della Repubblica proclama il diritto di associazione e salvaguarda il principio della sussidiarietà, ed è sotto la tutela della Carta fondamentale dello Stato che è costituita un’associazione di uomini liberi denominata: Circolo di Studi Sociali di Alessandria", e soprattutto nel successivo art. 3: "Il Circolo è fondato sui valori universali della libertà e della democrazia, e si richiama alle idee di progresso e di giustizia ed ai valori etici, umanitari e solidaristici che costituiscono il patrimonio ideale, culturale e politico del riformismo, adeguati alle evoluzione ed alle circostanze dei tempi e dei rapporti sociali. Il Circolo, quindi, si riferisce ad un modello di società - fondata sui principi della democrazia sociale - che garantisce la libera iniziativa economica e la tutela delle classi deboli, capace di aggregare tutte le forze innovatrici impegnate ad ogni livello della società, di eliminare i conflitti, le divisioni ideologiche e le disuguaglianze sociali. Il Circolo è particolarmente impegnato nella difesa e nel rinnovamento dello Stato repubblicano fondato sulla Costituzione affinché tutti possano realizzare un’effettiva partecipazione alla direzione della società e dello Stato."